Lunedì 21 settembre 2020, piattaforma GoToMeeting – ore 20,30
Ogni giorno rivestiamo molti ruoli e portiamo diverse maschere in relazione al contesto che abitiamo, ma cosa vuol dire mettere la maschera più piccola del mondo?
L’essenza dell’essere clown è andare alla ricerca dei propri limiti e delle proprie debolezze per trasformarli in risorse. Fa della fragilità un’arte. In un attimo il fallimento diventa come una pianta da annaffiare. Ed è grazie al fallimento che possiamo imparare ad osservare i nostri automatismi ed andare incontro alla creatività, che rende la realtà umana più desiderabile e attraente.
In questo incontro conosceremo la figura del clown seguendo la poetica del limite, dell’incidente, della caduta che diventa capriola.
Bibliorafia:
Nivolo, E. (2016). Antropologia dei clown. Percorsi rizomatici tra liminalità e anti-struttura. Milano: Mimesis
Di Modica, A. (2019). Stay clown. In viaggio alla scoperta dell’essere umani. Bari: Edizioni la meridiana
Galante Garrone, A. (2014[1980]). Alla ricerca del proprio clown. Bologna: Pendragon
Alain Vigneau (2019). Clown esencial. L’arte di ridere di se stessi. Roma: Edizioni Spazio Interiore
Per informazioni: dott.ssa Micaela Monti – micaela.monti@gmail.com