Lunedì 6 maggio 2019, ore 20:30, Sala Consiliare Quartiere Porto, via dello Scalo 21, Bologna
“E di cosa hai bisogno per trovare la pace?”
“Di raccontare”
Quante volte da piccoli ci siamo seduti in cerchio ad ascoltare una storia?
Quante volte abbiamo chiesto che ci raccontassero la nostra favola preferita, anche se ormai la conoscevamo a memoria parola per parola?
La narrazione fa parte dell’uomo da sempre.
E’ una storia antica di millenni, che inizia quando gli uomini preistorici iniziarono a tracciare dei segni geometrici e le impronte delle proprie mani sulle pareti delle caverne.
È continuata nei secoli grazie al tramandare oralmente di generazione in generazione i miti, le leggende e le storie degli avi.
La narrazione ha proliferato e si è quindi diffusa su larga scala con la scrittura.
La narrazione è quello strumento che ci permette di esprimere le nostre emozioni, di confrontarci con gli altri e il mondo intorno, di fare ordine dentro di noi, di ritrovare i pezzi smarriti e di prendere contatto con le nostre vulnerabilità e i nostri punti di forza.
La memoria autobiografica ci permette di formare il “Sé narrativo” che persiste nel tempo, ci mette in una posizione di ascolto verso noi stessi facendoci collegare passato e presente e dandoci modo di proiettarci verso il futuro.
Bibliografia:
Bucay J., “Lascia che ti racconti. Storie per imparare a vivere”, Rizzoli, 2004
Bucay J., “Conta su di me”, E/O, 2013
Polster E., “Ogni vita merita un romanzo. Quando raccontarsi è terapia”, Casa Editrice Astrolabio, 1988
Van der Kolk “Il corpo accusa il colpo”, Raffaello Cortina Editore, 2015
White M., “La terapia come narrazione. Proposte cliniche”, Casa Editrice Astrolabio, 1992
Per informazioni: dott.ssa Francesca Alborè – fr.albore@gmail.com